Come forse è trapelato da un mio recente articolo, nei mesi scorsi ho recuperato un saggio del maestro Gian Piero Brunetta intitolato Il ruggito del leone. Hollywood alla conquista dell’impero dei sogni nell’Italia di Mussolini. Il ruggito del leone è quello della MGM e il testo di Brunetta è uno sguardo sull’Italia ai tempi del regime, e di come la sala buia del cinematografo abbia rappresentato per gli italiani dell’epoca un fiorente mezzo di evasione dalle regole dittatoriali imposte dal fascismo.
Per motivi fortunatamente diversi e contrari (oggi non è un regime a tenerci in casa, ma un paese unito che intende superare insieme la difficoltà del momento) oggi come nel 1938 la fabbrica dei sogni si è momentaneamente interrotta e non ci resta che guardarci in faccia, restare lucidi e farci coraggio a vicenda. Cinema, teatri e musei sono off-limit, la gente è invitata a stare in casa e sui viali della mia città, che attraverso per andare a lavoro, la fauna ha cominciato a ripopolarsi in assenza dell’uomo (sembra un reboot di qualche film brutto tratto da bei romanzi, ma tant’è).
Dobbiamo resistere, e già un paio di volte nella storia abbiamo dimostrato che in questo possiamo essere parecchio bravi. Per questo motivo, come in tanti hanno già fatto, ho pensato di lanciare un’iniziativa per non smettere di cine filare pur restando segregati in casa.
Non sapendo quanto durerà il periodo di emergenza ne proporrò intanto una decina, come dieci sono i protagonisti del Decamerone di Boccaccio tanto abusato in questi giorni, e altrettanti vi invito a proporne in commento alla mia top10.
Augurandoci che tutto andrà per il meglio e che supereremo questo momento, il risultato della #cineresistenza dovrebbe essere una rete palinsestuale che ci terrà compagnia per molto più tempo di quello richiesto dall’emergenza in corso.
Vado quindi a elencare 10 film tra i tanti che hanno migliorato non solo la mia giornata, ma anche la mia vita.
Tutte le sinossi del film, meno l’ultimo, sono tratte da Il Morandini.
Cominciamo?
Uno per non piangere (ma un po’ piangi lo stesso)…
1. L’Appartamento (The Apartment, USA, Billy Wilder, 1960)

Baxter (Jack Lemmon), impiegato in una grande società di assicurazioni, fa carriera prestando il suo appartamento ai superiori in fregola di avventure extraconiugali. Ci va anche la ragazza dei suoi sogni (Shirley MacLaine).
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