Sono tante. Sono troppe?
Se si esclude il corrente rallentamento della produzione di film e serie TV dovuto all’emergenza in atto, da decenni a questa parte la filiera soprattutto televisiva (che televisiva non è) sembra in arrestabile. Allo stesso tempo è innegabile come ci siamo abituati, nel corso degli anni, a un fenomeno inversamente proporzionale: più alta è infatti la domanda, sempre meno palpabile sembra essere la qualità, sopratutto narrativa, dell’offerta. Ce lo insegna la stessa Hollywood: non tutte le ciambelle escono col buco e alcune soccombono semplicemente a quella che era, rimane e sarà sempre, anzitutto un’industria.
Se può sembrare esagerato parlare di qualità inferiore (per quanto la quality vision esiste e si vede) possiamo chiamarla mancanza di ingegno a favore di un costante impegno economico e produttivo. Lo abbiamo detto, l’interesse nel mondo della serialità televisiva contemporanea da parte degli investitori – e tra gli investitori includiamo il pubblico – è invariato se non addirittura aumentato. Ogni mese nascono nuove stagioni, titoli di cui non sapevamo di avere bisogno e personaggi creati addirittura su nostra misura (“guarda questo se hai guardato quello”).
Da sempre, e forse in crescendo, sono tante però anche le serie tv che non sopravvivono alla calca, non superano il debutto o vengono semplicemente stroncate sul nascere. Avremmo centinaia da inserire in elenco, ma ci limiteremo a elencare una selezione di dieci serie cancellate negli anni e di queste valuteremo se oggi varrebbe la pena recuperarne comunque il ricordo oppure no.
Avrete anche voi le vostre serie mancate, diteci se dobbiamo comunque dargli una chance!
Cominciamo?
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