Un film che si prende il tempo di esistere. La recensione del nuovo film Pixar LUCA

Cominciamo da un posto molto caro al nostro blog: La Luna.

Era il 2011 quando Enrico Casarosa realizzava uno dei cortometraggi Pixar più apprezzati di sempre. La Luna, uscito con questo titolo in tutto il mondo, fu presentato ad Annecy come ‘gruppo spalla’ del meno memorabile The Brave, venne promosso da pubblico e critica e ottenne di buon grado una candidatura agli Oscar. Il premio al Miglior cortometraggio fu portato a casa da The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore di William Joyce (illustratore di libri per l’infanzia che firmò, tra le altre cose, The Leafmen, da cui la Dreamworks estrapolò il sottovalutassimo film d’animazione Epic).

Un decennio dopo Casarosa esordisce alla regia di un lungometraggio animato e lo fa riproponendo tutto l’apparato linguistico e l’immaginario che fu proprio del suo corto. Di origini genovesi, il registra traspone tutta la dolcezza, i tratti e la familiarità de La Luna in un ritratto ligure anni Sessanta, uno specchietto temporale ben preciso che giustifica da subito i cliché cui il pubblico italiano sa di dover far fronte quando si parla di noi oltreoceano.

Protagonista di Luca è … Luca, mostro marino intraprendente, curioso e un po’ ingenuo che un giorno incontra Alberto, coraggioso coetaneo spigliato e indipendente, il quale lo porterà a scoprire le meraviglie della Superficie, ovvero il nostro mondo, un regno finora precluso al protagonista dalle premure e i timori dei suoi familiari.

Mescolatosi alla nostra specie, Luca Paguro e Alberto Scorfano sognano di lasciare insieme il loro mondo ordinario per partire in sella a una vespa e vivere le grandi avventure che Alberto, nel tempo passato in solitudine su un isolotto, ha avuto il tempo di immaginare grazie anche agli oggetti sgraffignati agli umani come grammofoni, mazzi di carte, locandine di film e cianfrusaglie di ogni genere.

Ben presto i sogni dei due amici si scontrano con la realtà e le difficoltà a integrarsi con la comunità di Portorosso, i cui abitanti, per lo più pescatori, difendono per tradizione popolare la terraferma dalle creature mitologiche del mare (aka mostri marini). L’incontro con Giulia e altri coetanei di Portorosso darà il la definitivo all’avventura di Luca e Alberto sotto forma di una competizione locale, la cui posta in gioco metterà a dura prova il loro nascituro rapporto di amicizia e lealtà.

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