HOLLYWOOD IN SCIOPERO. La guida definitiva alle proteste di sceneggiatori e attori statunitensi.

UN PÒ DI STORIA

Sono passati 15 anni dal più recente sciopero degli sceneggiatori hollywoodiani che paralizzò e influenzò gran parte della produzione cinematografica e televisiva del tempo.

Lo sciopero del 2007-8 durò un inverno e vide coinvolti più di 12.000 scrittori e sceneggiatori facenti parte della Writers Guild of America (WGA), di fatto le penne d’inchiostro dietro le nostre serie e film preferiti. Le proteste, terminate a febbraio con la stesura del nuovo contratto per gli sceneggiatori, chiedevano una revisione della differenza di retribuzione tra autori e produzioni, tra i quali, fino a quel momento, vi era un abisso economico.

Contando ritardi dell’uscita di film nelle sale, riduzioni di episodi per stagione di serie televisive (si pensi a Lost e a Breaking Bad) o addirittura serie interamente cancellate, si stima che lo sciopero costò all’industria dello spettacolo tra i 400 milioni di dollari e il miliardo e mezzo circa.

15 anni dopo, dopo sei settimane di negoziazione con la Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP), che rappresenta gli studios, la WGA ha annunciato lo scorso 2 maggio 2023 che i suoi membri avrebbero interrotto le proprie attività lavorative a partire dalle 12:01 del giorno stesso.

Gli sceneggiatori e scrittori di Hollywood sono ufficialmente in sciopero.

Sono stati celebrati il 9 agosto i 100 giorni dall’inizio dei picchetti nelle più importanti città degli USA (da Los Angeles a New York) quando, come non succedeva da ben 63 anni, si è aggiunto per la WGA un improvviso alleato: il 13 luglio 2023 la Screen Actors Guild and American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA), capitanata dalla sua Presidente Fran Drescher (sì, la Tata Francesca) dichiara infatti di scendere in strada a supporto degli scrittori.

Per scovare un precedente di un “double strike” dobbiamo come detto viaggiare nel tempo fino al 1960, quando l’allora SAG era guidata dal futuro Presidente degli Stati Uniti d’America Ronald Reagan. L’oggetto di contestazione dell’epoca era lo scompenso retributivo suscitato dall’avvento della televisione. Assieme, attori e scrittori ottennero i diritti sulle repliche televisive e sulla trasmissione dei film in TV e istituirono un primo piano pensionistico.

Oggi come allora, con il consolidamento di nuovi canali di fruizione (vedi piattaforme streaming) e nuove tecnologie (vedi l’AI), attori e sceneggiatori tornano a unirsi per motivi comuni e comunicanti.

I MOTIVI DELLE PROTESTE OGGI – LE PROPOSTE WGA

Ma quali sono i motivi dello sciopero che hanno mobilitato WGA prima e SAG-AFTRA poi? Cosa stanno chiedendo sceneggiatori e attori agli studios?

Per capirlo con ordine è necessario cominciare dai propositi della WGA, la miccia che ha fatto esplodere le proteste a seguito del mancato accordo delle negoziazioni di maggio. Da statuto del 1 del mese, il sindacato degli sceneggiatori chiedeva:

  • un incremento del 6%-5%-5% delle residuali minime garantite, in inglese minimums, contro i 4%-3%-2% offerti ad oggi dalla AMPTP. I minimums, in continuo cambiamento, sono monitorati e regolamentati triennalmente dal WGA MBA, ovvero dal WGA Minimum Basic Agreement. Il WGA MBA stabilisce il minimo contributo economico garantito ai soli membri del sindacato per ciascuno script. Trattasi di uno dei tanti benefici del far parte di un sindacato o, come vedremo per la SAG-AFTRA, di un’unione di sindacati. I gradi di retribuzione definiti dal WGA MBA stabiliscono, tra le altre cose e in soldoni, le differenze di stipendio minimo garantito tra superautori (e quindi beneficiari di un high budget) vs. emergenti (cui spetta un low-budget) ma anche tra script televisivi vs. cinematografici, durata dello show e così via. Il tasso di minimums, espresso in percentuale, aumenta di anno in anno, ma calcolando che uno scrittore deve dividere il proprio minimo garantito con agenti, legali e spesso e volentieri co-autori, ad oggi l’offerta della AMPTP non è ritenuta valida e sufficiente a valorizzare il lavoro svolto dai membri della WGA;
  • la garanzia di diritti completi e di un aumento del compenso iniziale e residuale su film in streaming con budget dai 12 milioni in su, contro l’offerta della AMPTP di un aumento del compenso iniziale del 9% per gli show superiori ai 96 minuti e con budget pari o superiore ai 40 milioni (i cosiddetti HBSVOD, ovvero High Budget Subrscibtion Video on Demand). La controfferta non tocca il tema dei residuali.
  • un secondo passaggio sugli incarichi per sceneggiature a meno del 250% del minimo garantito. Questa richiesta, come quella successiva, non viene accolta dalla AMPTP, che in alternativa si è limitata a proporre incontri volti a sensibilizzare creativi e produttori sul tempo libero degli sceneggiatori;
  • sempre per gli scrittori pagati meno del 250% minimo, si richiede il 50% di retribuzione all’inizio del lavoro e il restante 50% da versare settimanalmente durante il periodo di stesura dello script. Agli scrittori oltre la soglia del 250% deve spettare comunque il diritto di optare per la retribuzione settimanale. La AMPTP ha rigettato questa proposta senza possibilità d’accordo;
  • estendere le condizioni della pre-esistente “Appendice A” sugli show televisivi ad alto budget realizzati per lo SVOD (acronimo di Subscription Video on demand, una dei 3 principali modelli di streaming assieme al Transactional video on demand e alla Advertising-based video on demand), compresi minimi settimanali, garanzie di 13 settimane e residuali. La AMPTP ha risposto positivamente all’applicazione dell’Appendice A ai programmi di commedia/varietà per SVOD a budget da 700.000 dollari per uno show di 30 minuti e 1,15 milioni di dollari per uno show di 60 minuti. Non viene però accolta la richiesta sulle garanzie settimanali, pertanto gli autori potranno ancora essere assunti giornalmente.
  • condizioni minime garantite per la preservazione delle writers room, prevedendo, così suddivise: una pre-greenlight room (ovvero prima che una serie venga ordinata) composta da uno staff minimo di 6 scrittori (inclusi 4 Writer Producers) e una post-greenlight room (ovvero a lavori partiti) con 1 scrittore per episodio fino a 6 episodi, poi 1 scrittore aggiuntivo richiesto per ogni 2 episodi dopo i 6, fino a un massimo di 12 scrittori. Es. per 8 episodi sono necessari 7 sceneggiatori di cui 4 produttori; per 10 episodi sono necessari 8 sceneggiatori di cui 5 produttori. La AMPTP ha rigettato in toto anche questa proposta;
  • a integrazione della precedente richiesta, almeno 10 settimane di lavoro continuativo garantite per lo staff in pre-greenlight room e 3 settimane a episodio (per un massimo di 52 settimane) per lo staff in post-greenlight room. Per far ciò, è richiesto che metà dello staff minimo in post-greenlight room (come abbiamo detto, massimo 12 scrittori) deve essere assunto durante la produzione. 1 solo scrittore assunto in post-produzione. Come per la precedente, la AMPTP ha rigettato in toto questa proposta;
  • aumento del compenso settimanale dello staff scrittori e degli Story Editors del 6%-5%-5%, controbattuto dalla AMPTP con un’offerta a 4%-3%-2%. AMPTP offre inoltre di stabilizzare i livelli dei Writer Producer con un compenso settimanale alzato del 2-7% (a seconda della durata dell’impiego) contro il 25% richiesto dalla WGA;
  • Servizi settimanali pre-greenlight room retribuiti con un premio del 25%. Il premio va applicato ogni volta che gli scrittori vengono assunti prima dell’ordine di una serie o di una stagione, anche tra una stagione e l’altra. In questo caso la AMPTP ha risposto con l’offerta di un premio del 5% e solo per scrittori ingaggiati per 10 o meno settimane prima della prima stagione di una serie;
  • inserimento di minimums MBA anche in post-produzione. Richiesta rigettata in toto;
  • ancora per lo streaming, nuove residuali HBSVOD basate sul numero di abbonati stranieri del servizio di streaming. Qui AMPTP ha risposto proponendo residuali HBSVOD basate sul numero di abbonati stranieri per i maggiori servizi di streaming globali. Paramount+ e Max in questo modo continuano a pagare residuali inferiori sui diritti di licenza;
  • stabilire residuali basate sui telespettatori, oltre al fisso esistente, per premiare i programmi con un maggior numero di telespettatori. Si include in questa richiesta una maggiore trasparenza sulle visualizzazioni dei programmi. La AMPTP rigetta senza possibilità di accordo;
  • che programmi ad alto budget realizzati per AVOD (Advertising-based video on demand) prevedano compensi settimanali per la sceneggiatura, oltre a migliori residuali. La AMPTP rigetta senza possibilità di accordo;
  • sulle pensioni, che ogni membro di un team riceva contributi P&H (Pension & Health) come individuo. La AMPTP rigetta senza possibilità di accordo;
  • sull’importantissimo e attuale tema dell’AI (Artificial Intelligence e quindi Intelligenza Artificiale) che ne venga regolamentato l’uso all’interno dei progetti coperti dall’MBA. L’intelligenza artificiale non può scrivere o riscrivere materiale letterario; non può essere usata come materiale di partenza e il materiale coperto dall’MBA non può essere usato per addestrare l’intelligenza artificiale. La AMPTP ha rigettato la proposta proposta, limitandosi a offrire incontri annuali per discutere i progressi della tecnologia.

Le proposte del WGA farebbero guadagnare agli scrittori circa 429 milioni di dollari all’anno; l’offerta dell’AMPTP è di circa 86 milioni di dollari all’anno, di cui il 48% derivante dall’aumento dei minimi. Il programma originale delle poposte della WGA è reperibile sul sito dello sciopero e in PDF.

LE PROPOSTE SAG-AFTRA

Anche per l’unione SAG-AFTRA il destinatario delle proprie richieste sono gli studios rappresentati dalla Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP) come Amazon/MGM, Apple, Disney/ABC/Fox, NBCUniversal, Netflix, Paramount/CBS, Sony, Warner Bros. Discovery (HBO) e altri.

Le proposte dell’unione vertono in particolare su un adeguamento salariale e sulla puntuale limitazione e regolamentazione dell’uso dell’AI. In particolare, il programma tocca i seguenti punti:

  • salario minimo al passo con l’inflazione. Gli artisti chiedono un aumento salariale dell’11% nel primo anno, in modo che i membri de sindacato possano recuperare l’inflazione record registrata nell’anno precedente. La AMPTP ha risposto con la proposta di un 5%, non coprendo i tagli dovuti all’inflazione del 2023 e prevedendo un fisiologico peggioramento da qui al 2026;
  • protezione dell’immagine perché non venga sostituita per mezzo dell’AI. Si richiede una serie di disposizioni per garantire il consenso informato e l’equo compenso nei casi in cui si vada a realizzare una “replica digitale” fisionomica o performativa dell’artista. Allo stato delle cose, la situazione prevede che un artista possa essere scansionato, venire retribuito per una mezza giornata, e lasciare il resto del lavoro alla sua replica digitale, per qualsiasi scopo senza alcun consenso. La replica digitale comprende la creazione di scene ex novo ma anche la reinterpretazione e la modifica di intere stringhe di dialoghi interpretati originariamente dagli artisti in carne e ossa. In questo modo coloro che la AMPTP rappresenta intendono e contribuiscono a utilizzare le immagini e le performance degli artisti per addestrare nuovi sistemi di AI generativa, il tutto ancora senza consenso e compenso di chi si presta in partenza;
  • garanzia di professionisti qualificati sui set per trucco e acconciatura, nonché attrezzatura adeguata per acconciare, truccare e vestire in modo sicuro ed efficace. In tal senso l’unione dei due sindacati ha proposto consulenze con professionisti qualificati in presenza degli interpreti, per garantire l’equità in fatto di rispetto delle carnagioni e obbligo di strumenti adeguati. La AMPTP ha acconsentito esclusivamente per gli attori e attrici protagonisti, non per secondari e comparse;
  • compensi che riflettano il valore apportato ai player di streaming grazie al lavoro degli artisti. SAG-AFTRA hanno portato in evidenza come l’attuale modello di business dell’entertainment abbia eroso, non tenendone da conto, le entrate residuali degli attori. La AMPTP rigetta l’offerta senza possibilità di accordo;
  • sostegno da parte dei datori di lavoro agli artisti per mantenere e garantire la sostenibilità dei fondi sanitari e pensionistici; I massimali contributivi non sono stati aumentati da 40 anni. L’unione propone di aumentare i massimali per adeguarli all’inflazione e garantire che tutti i lavoratori, indipendentemente dall’età o dalla sede, ricevano uguali contributi. La AMPTP non ritiene che questa manovra aiuterebbe realmente sostenibilità P&H (Pensions & Health);
  • garantire la possibilità agli artisti di lavorare ad altro durante le pause dal set. SAG-AFTRA ha proposto precise tempistiche, volte a diminuire le pause sempre più lunghe tra una stagione e l’altra e dando maggiore certezza sulla ripresa o la fine dei lavori. Secondo AMPTP trattasi di un modello, quello proposto, che non funziona e che aiuterebbe solo pochi eletti;
  • rimborso agli interpreti principali per trasferimenti onerosi e lontani da casa. Per l’unione il tempo di un attore o attrice protagonista speso lontano da casa, in un altro Stato, va ricompensato adeguatamente. Per AMPTP gli esempi di compensi proposti dai sindacati non riflettono verosimilmente gli sforzi e le spese di trasferimento;

Per maggiori dettagli, i motivi dello sciopero SAG-AFTRA è reperibile sul sito dell’unione.

I PROMOTER SCESI IN PISTA

Sono davvero molte le celebrities e i professionisti scesi in pista per sostenere le motivazioni di WGA e SAG-AFTRA. Solo poche ore fa Stephen Colbert, Jimmy Fallon, Jimmy Kimmel, Seth Meyers e John Oliver hanno annunciato il podcast dedicato alle proteste Strike Force Five.

Si sono espressi a favore dello sciopero, chi direttamente e chi con interventi video o interviste, figure come Brian Cranston, Liza Colón-Zayas da The Bear, Christopher Nolan, Jessica Chastain, Susan Sarandon, Florence Pugh, Elliot Page, Michael Shannon, Richard Gere, Kevin Bacon, Marisa Tomei, Jane Fonda, Steve Buscemi, Brendan Fraser, Titus Burgess, Jack Black, Daniel Radcliffe, Imelda Staunton, Brian Cox e tanti altri e altre.

I picchetti nelle strade sono schedulati per tutta questa settimana e non accennano a rallentare. Importanti cerimonie come gli Emmy e attese produzioni hanno subito rallentamenti e sono state rimandate.

Al 30 agosto sono 1 mese e 2 settimane dall’inizio dello sciopero SAG-AFTRA a supporto dello sciopero WGA, dall’inizio del quale sono passati invece 3 mesi, 3 settimane e 4 giorni.

Accedi alla sezione WGA-SAG-AFTRA Strike 2023 di Hommedlune per rimanere aggiornato su tutte le novità relative allo sciopero di sceneggiatori e attori hollywoodiani.

Una replica a “HOLLYWOOD IN SCIOPERO. La guida definitiva alle proteste di sceneggiatori e attori statunitensi.”

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